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Il 5 novembre 2013, la III Circoscrizione del Comune di Verona, su impulso, in particolare, del consigliere leghista Vito Comencini, ha deliberato l’apposizione di una targa a ricordo dei caduti nella battaglia di San Massimo (o della Croce Bianca) del 20 aprile 1797.

L’ultima in cui, in un primo tempo, arrise la vittoria al leone alato, nell’epico scontro fra le truppe venete e quelle di Bonaparte, durante le gloriose e tragiche giornate delle Pasque Veronesi.
La targa sarà apposta al frequentatissimo incrocio veicolare della Croce Bianca, dove Corso Milano si biforca tra la statale 11, che conduce a Peschiera del Garda-Brescia e l’altra, la Gardesana, che porta a Lazise e al medio lago di Garda.
L’iniziativa si deve ai giovani del Centro Studi Identità e Tradizione, sodalizio presieduto da Ermes Martini, storico amico, come pure Vito, Comencini, del Comitato per la celebrazione delle Pasque Veronesi

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Qui in calce il testo approvato e che sarà apposto:

Il 20 aprile 1797, mentre Verona insorta nel nome di San Marco e a difesa della religione cattolica profanata, si liberava dalle truppe di occupazione francese di Napoleone Bonaparte durante le gloriose Pasque Veronesi, infuriando la battaglia detta della Croce Bianca e di San Massimo, Schiavoni veneziani e milizie popolari al comando del Colonnello Ferro e del Capitano Conte Antonio Paravia arrestavano con estremo sacrificio la marcia su Verona delle truppe d’invasione francese, sicché per l’ultima volta la vittoria arrideva al leone alato. Centrati da una fatale granata nemica i depositi d’armi e di munizioni veneti in Ca’ Pasquini, oltre cento soldati della Serenissima perivano nella terribile esplosione seguitane, immolandosi per la salvezza di Verona e della Patria. 

                                                                                                              La Circoscrizione III del Comune di Verona, memore